Il progetto “Rojava” ( dal curdo Rojava = “l’Occidente“), nasce dalla collaborazione dell’associazione ISF Roma con la Staffetta Sanitaria per il kurdistan. La collaborazione è inziata nell’ottobre del 2018 con l’obiettivo di valutare la realizzazione di protesi di arti superiori e inferiori destinate al laboratorio curdo di Qamischlo.

(A questa pagina i dettagli sulla stampa delle protesi)

Contesto

Da est a ovest, il Rojava (Kurdistan occidentale) si estende dal confine iracheno, dove passa il fiume Tigri, fino all’alto corso dell’Eufrate a sud di Ğarāblus [1]. In Rojava, dopo lunghi anni di guerra contro ISIS, molte persone hanno subito mutilazioni e sono rimaste amputate. Fra le quota di civili coinvolti ricordiamo molte donne e bambini. A Qamischlo da alcuni anni è operativo un laboratorio di protesi dove mediante l’acquisto di componenti industriali sul mercato locale, progettano, producono e impiantano le protesi.

In questo contesto Mezzaluna rossa supporta la gestione del centro e si pone come interfaccia rispetto ad enti e organizzazioni presenti. Il laboratorio attualmente non riesce a soddisfare la domanda locale con un arretrato stimato di circa 1000 persone in attesa per protesi degli arti superiori e 1500 per protesi degli arti inferiori. I tempi di produzione di una singola unità oscillano dai 6 ai 10 giorni per gli arti superiori e dai 10 giorni per quelli inferiori. Contestualmente i costi complessivi per unità si attestano dai 1500 ai 4000 dollari per gli arti superiori, mentre dai 2500 a 6000 dollari per quelli inferiori.

Come nasce il progetto?

A partire dall’autunno 2018, Staffetta sanitaria ha coinvolto diverse associazioni e figure professionali con l’intento di cominciare un percorso di comprensione della tecnologia della stampa 3d per la produzione di protesi: IIT di Genova, Associazione Solidarietà e Cooperazione , Avana Group (CSOA Forte Prenestino -Roma), FabLab Buridda (Genova), Roma Makers Aps ,Spazio sociale Centocelle Aperte (Roma). Questa direzione è stata intrapresa dopo aver riscontrato i bisogni e le necessità del centro protesi di Qamischlo: minori costi di produzione e adattamento della protesi, minori tempi di produzione delle stesse e maggiore flessibilità nella fase di adattamento al paziente).

Negli ultimi mesi del 2018 una consultazione interna sulla collaborazione a tale progetto ha avuto luogo durante gli incontri settimanali e, sulla base della volontà di tutti i soci, ISF Roma ha voluto dare il suo contributo al progetto.

Nei mesi successivi come associazione abbiamo lanciato una fase di valutazione sia della tecnologia della stampa 3d, che dell’impatto sociale e culturali del progetto.

Cosa ci proponiamo di raggiungere

Il progetto si pone dunque di:

  • Valutare l’utilizzo appropriato della stampa 3d per la produzione di protesi nel contesto curdo;
  • Prototipazione di protesi in Italia di arti superiori;
  • Condivisione della tecnologia con i tecnici del laboratorio ortopedico di Qamischlo;
  • Supporto del laboratorio per essere autonomi nel produrre le protesi su larga scala;

Cosa é stato fatto ad oggi?

Dal mese di Marzo sono stati realizzati dei laboratorio di formazione e stampa in collaborazione con la staffetta sanitaria e l’istituto italiano di tecnologia. Abbiamo acquistato una stampante 3D di prova (Creality 3D CR 10) con cui abbiamo cominciato a creare dei prototipi di arti anteriori.

I prototipi sono stati realizzati partendo da modelli resi disponibili on-line

Per una più approfondita conoscenza del contesto storico e istituzionale del Rojava, è stata organizzata una serata di formazione culturale sul confederalismo democratico in Rojava, forma di auto-governo.

La formazione interna sulla tecnologia di stampa viene portata avanti a cadenza settimanale con laboratori di modellizzazione e stampa 3D. I primi prototipo sono stati inviati in Rojava ( Maggio ‘19)

Nel mese di Settembre 2019 siamo riusciti ad acquistare e conseganare una prima stampante 3d nel polo di Qamischlo.

Purtroppo l’escalation turca ad ottobre 2019 e la conseguente invasione della striscia al confine con la Siria ha congelato le attività.

Durante gli ultimi mesi sono continuate le attività di studio e di miglioramento delle protesi degli arti superiori in attesa che la situazione in Rojava si stabilizzi.

Nel mese di Aprile 2020, l’emergenza sanitaria della COVID-19 ha visto alcune persone dell’associazione convogliare le proprie conoscenze ed energie nella stampa di dispositivi di protezione (Shield) per alcune strutture sanitarie locali (Pol. Gemelli e Pol. Tor Vergata). Il progetto è stato fatto in collaborazione con il network di makers coordinato da AirFactories.

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Come posso contribuire?

Potete partecipare al progetto in qualsiasi momento, non è richiesta nessuna conoscenza specifica, tuttavia siamo in cerca di personale con backgroud socio-sanitario (psicologi, tecnici ortopedici) per avere uno sguardo più completo sulle attività che stiamo protando avanti.

Puoi seguire gli sviluppi del progetto e partecipare alle riunioni progettuali controllando:

Approfondimenti e letture

Di seguito proponiamo una serie di risorse utili per comprendere la questione curda ed il progetto in atto:

Modelli di stampa utilizzati

  • https://www.thingiverse.com/thing:2774477
  • https://www.thingiverse.com/thing:1347824

Riferimenti

[1] http://www.limesonline.com/cartaceo/geopolitica-del-rojava

[2] http://www.staffettasanitaria-rojava.it/protesi-3d-report-1-giornata-di-laboratorio/

[3] http://www.staffettasanitaria-rojava.it/

[4] https://www.retekurdistan.it/

[5] http://www.uikionlus.com/